Eddart - Works
Giacomo Balla
È stato uno dei più importanti artisti italiani. Studiò all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e nel 1895 si trasferì a Roma dove si avvicinò agli artisti divisionisti e al loro stile.
Nel 1903 partecipa per la prima volta alla Biennale di Venezia.
Nel 1910 firma il “Manifesto dei pittori futuristi” e il “Manifesto tecnico della pittura futurista” con Boccioni, Severini, Russolo e Carrà. In questi anni Giacomo Balla indirizza la sua ricerca verso la resa pittorica del dinamismo, elemento molto importante nella sua ricerca artistica. L’analisi del movimento lo spinge a concentrarsi sul moto delle automobili cercando di descrivere la velocità del veicolo in corsa, attraverso triangoli di luci e ombre. Negli anni della prima guerra mondiale insegue l’idea di arte e azione futurista e con Depero nel 1915 firma il manifesto “Ricostruzione futurista dell’universo”.
Dopo la morte di Umberto Boccioni il centro del movimento futurista si sposta a Roma, dove Balla ne assume la guida. Nell’ottobre del 1918 pubblica il “Manifesto del colore”, in cui analizza il ruolo del colore nella pittura d’avanguardia.
Nel 1929 sottoscrive il Manifesto dell’aeropittura, declinazione pittorica del Futurismo, nel quale manifesta l’entusiasmo per il volo, il dinamismo e la velocità dell’aeroplano. Oltre alle opere futuriste ricordiamo la celebre serie che l’artista realizza su Villa Borghese. La natura, con i suoi cambiamenti atmosferici e di colori affascina molto l’artista che sceglie, negli anni, lo stesso tema. Durante i primi anni Trenta Giacomo Balla, abbandona il futurismo per tornare alla Pittura Figurativa. Muore a Roma nel Marzo del 1958.
Eddart
Le Opere di Giacomo Balla
Villa Borghese
Anno: 1910
Tecnica: olio su tavola
Dimensioni: 75×50 cm
Crediti Foto: Giorgio Benni