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Giulio Turcato

(1912 Mantova – 1995 Roma)

Fu un pittore italiano ed uno dei più grandi esponenti dell’astrattismo informale. La sua formazione artistica avvenne tra il 1925 e il 1933 a Venezia, dove seguì la Scuola d’Arte, il Liceo Artistico e la Scuola Libera del Nudo. Nel 1926 iniziò a dipingere i suoi primi paesaggi e nature morte. Nel 1932 espose nella sua prima mostra collettiva. A partire dal 1937 si trasferì a Milano, dove lavorò nello studio dell’architetto Muzio, questo periodo si rivelò molto formativo per la sua ricerca. Il 1939 fu un anno importante, poiché tenne la sua prima mostra personale a Milano. Nel 1943 si trasferì nella capitale. In occasione di una mostra alla Galleria del Secolo di Roma sottoscrisse insieme a Corpora, Fazzini, Guttuso e Monachesi un Manifesto del Neocubismo, divulgato da “La Fiera Letteraria” nel 1947. Nel marzo dello stesso anno fondò il gruppo “Forma 1” insieme a Carla Accardi, Ugo Attardi, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Mino Guerrini, Achille Perilli, Antonio Sanfilippo. In aprile pubblicarono l’unico numero della rivista, contenente un articolo di Turcato, intitolato “Crisi della pittura”, che lamentava la mancanza di innovazione presente in Italia e la sua nostalgia per il passato. Nel 1950 entrò a far parte del “Gruppo degli Otto”, attivi dal 1952 al 1954, promosso da Lionello Venturi e con loro partecipò a varie mostre in Italia e in giro per l’Europa. (Monaco, Amburgo, Berlino). Partecipò, con loro, alla Biennale di Venezia del 1950. Nel 1955 Plinio de Martiis gli dedicò una personale alla galleria La Tartaruga di Roma. Nel 1957 espose al MOMA di New York nella rassegna curata da Lionello Venturi “Painting in post-war: Italy”. Con gli anni Turcato diventò un artista di fama internazionale partecipando alle più importanti rassegne nazionali ed internazionali dell’arte italiana dalla metà del secolo. Morì a Roma nel 1995. Nella primavera dopo la sua scomparsa, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna organizzò un omaggio all’artista Giulio Turcato, presentando quattro sue storiche opere d’arte: Rivolta (1948), Superficie lunare (1965), Ricordo di San Rocco (1954) e Ricordo di New York (1963).

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Le Opere di Giulio Turcato

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